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La Ministra Teresa Bellanova in visita all’Azienda Carmazzi

magazine 3

Mercoledì 16 settembre a Torre del Lago, la Ministra dell’Agricoltura Bellanova – durante l’incontro con il comparto florovivaistico versiliese – ha approfondito lo stato attuale dell’agricoltura italiana.

La Ministra Teresa Bellanova mercoledì 16 settembre 2020 ha fatto visita l’Azienda Carmazzi di Torre del Lago Puccini (LU) per affrontare la tematica del florovivaismo e in generale dell’agricoltura versiliese. Per la prima volta nella storia un Ministro dell’Agricoltura arriva in visita in Versilia, grazie anche all’impegno profuso dal Comune di Viareggio rappresentato dal sindaco Giorgio Del Ghingaro e dall’Assessore allo Sviluppo Economico Patrizia Lombardi.A fare gli onori di casa Marco Carmazzi, Giacomo Carmazzi e Paola Paradisi, titolari dell’Azienda Agricola Carmazzi, associata ad ASSOFLORO.
“Abbiamo accolto con piacere l’invito del Ministero ad ospitare l’incontro della Ministra Bellanova con il comparto florovivaistico versiliese – ha dichiarato Marco Carmazzi. “E’ per noi determinante riuscire ad interloquire con le istituzioni sia nazionali che locali per portare avanti le istanze dei lavoratori del mondo agricolo, sempre di concerto con le organizzazioni professionali. Abbiamo ascoltato con molto interesse l’intervento della Ministra – ha proseguito Carmazzi – che si è espressa in favore del recupero di una maggiore marginalità per la produzione agricola per ridare dignità al nostro lavoro”.

La Ministra Bellanova ha visitato le serre Carmazzi dove è coltivata la collezione di peperoncini Biagi-Carmazzi, rinomata a livello mondiale, l’impianto dei fiori commestibili biologici e lo showroom con i prodotti piccanti della linea Mr PIC®.
A seguire, ha ascoltato con piacere gli interventi di Marco Carmazzi, del Sindaco Giorgio Del Ghingaro, delle associazioni di categoria Coldiretti, CIA e Confagricoltura e di alcuni imprenditori alla presenza di una nutrita rappresentanza del settore florovivaistico locale che ha potuto esporre una campionatura delle eccellenze floricole versiliesi.

Non c’è dignità per un’azienda se non c’è marginalità”: questo il filo conduttore degli interventi, ben accolti dalla Ministra, che ha approfondito lo stato attuale dell’agricoltura italiana nel contesto nazionale ed europeo. Tanti i punti affrontati da Bellanova, a partire dal concetto stesso di Agricoltura, che “deve comprendere anche il comparto piante e fiori” e che non può essere associato solo alla fatica del lavoro nei campi ma anche e soprattutto alla “produzione di bellezza”.

La Ministra, portando ad esempio la realtà Carmazzi, azienda agricola a conduzione familiare con madre, padre e figlio alla guida della compagnia che rappresenta a pieno il cambio generazionale e il connubio tra tradizione e innovazione, si è rivolta anche alle nuove generazioni auspicando che parte delle risorse del Recovery Fund si traducano in forti investimenti nella ricerca. “L’agricoltura del futuro – ha detto Bellanova – passa anche da qui. Senza ricerca e innovazione non c’è marginalità”, toccando anche la quarta rivoluzione che sta portando alla produzione industriale automatizzata e interconnessa e l’ulteriore evoluzione con il Piano Impresa 4.0.

Si è affrontata anche la questione delle pratiche sleali: in Parlamento stanno proseguendo i lavori sulla delega per attuare la direttiva contro le pratiche sleali, tassello importante per consolidare i rapporti di filiera. “Mercato libero non vuol dire concorrenza sleale – ha dichiarato -, serve un perimetro di regole al di fuori delle quali scattino severe sanzioni per le aziende non regolari. Non vogliamo più vedere – l’appello della Ministra – campagne di sconti ripetute: quelle campagne le paga sempre qualcuno, che sia il produttore, il dipendente o il consumatore”.

A proposito del prezzo minimo per produzioni agricole la Ministra ha annunciato che chiederà a ISMEA “uno studio approfondito dei costi di produzione”; non è possibile confrontarsi su “all’incirca-quasi”, c’è bisogno di argomentazioni non fumose, con base scientifica e certificata su cui svolgere il controllo.
“Penso che la GDO abbia il dovere di valorizzare il prodotto italiano e invito i consumatori a scegliere il Made in Italy”, ha proseguito Bellanova. “l prodotto italiano vale di più, ed è per questo che ha un costo maggiore. Non possiamo mettere sullo stesso piano prodotti che derivano da paesi dove si adoperano pratiche colturali diverse, che non rispettano la salute né l’ambiente”. Fondamentale inserire l’etichetta di tracciabilità delle Piante e Fiori così come previsto per la produzione agroalimentare.

Bellanova ha infine parlato del Bonus Verde in vista della prossima legge di bilancio: “dobbiamo continuare a finanziare il Bonus e farlo diventare uno strumento stabile nel tempo”.

Azienda

L’Azienda Agricola Carmazzi pratica la coltivazione biologica dal 1989 e ha ottenuto nel corso degli anni diverse prestigiose certificazioni di qualità.

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